Altra tappa Toscana: oggi vi raccontiamo del Castello di Gargonza, vicino ad Arezzo.
Perfetto per una staycation di una notte, per un pranzo della domenica, per un soggiorno più lungo in modalità smartworking.
Iniziamo col dire che già solo arrivare a Gargonza permette di scrollarsi dalle spalle e dalla testa qualsiasi pensiero negativo. Le foto parlano da sole: 500 ettari di proprietà boschiva affacciata sulla Val di Chiana, un’immersione nella natura davvero a 360 gradi e, per restare su tematiche attuali, distanziati da tutto e da tutti.
E così via libera a passeggiate tra i boschi come prima cosa in assoluto. Ci sono ben quattro sentieri, di varie lunghezze, alla reception forniscono sia la mappa cartacea che il qr code per scaricarseli su google maps.
Poi la cosa più particolare, che rende davvero unico Gargonza, è che lo stacco è ancora maggiore se consideri che ti trovi a vivere letteralmente nel vecchio borgo medievale di un castello, con una storia iniziata nel 1285 e ricca di episodi interessanti (pensate che il primo ospite è stato addirittura Dante; e tanti altri aneddoti li trovate tutto qui).
E così ti sembra di essere catapultato direttamente in un’altra epoca.
C’è la chiesetta, e il vecchio edificio che un tempo ospitava il panettiere e la sartina della comunità, anche la vecchia scuola, aperta fino alla metà del secolo scorso.
La colazione si fa nel vecchio frantoio. E dopo uno, due, tre caffè (e una, due, tre fette di torte fatte in casa decisamente meritevoli di più di un assaggio) è possibile rilassarsi nell’area comune, sfogliando le pagine del libro che raccoglie le foto dei vecchi abitanti del borgo e ti permette di immergerti ancora di più nell’atmosfera particolare del castello.
Le camere stesse, 22 in tutto, sono le vecchie case degli abitanti del borgo e infatti ciascuna porta il nome della famiglia che vi abitava.
Sono tutti appartamenti, quindi: perfette per un weekend di relax, in cui passare magari il pomeriggio in relax davanti al camino leggendo un libro, ma anche per trascorrere un periodo più lungo in modalità smartworking.
Personalmente apprezzo che ultimamente molte strutture si stiano riorganizzando velocemente per rispondere alla crescente interesse dei “cittadini” per trovare luoghi dove potersi spostare per un po’ approfittando dell’obbligo di lavoro da casa. Ecco, il Castello di Gargonza è proprio una di queste, e offre formule particolari (trovate tutto qui) in questo periodo proprio per consentire di lavorare con calma, in mezzo al verde ma con perfetta connessione wifi, of course.
Ultima nota da menzionare: il ristorante.
Perché se sei residente in zona potrebbe essere una buona idea anche solo organizzare una gita fuori porta di sabato o domenica, con un pranzo autunnale a base di tartare, chianina e molti altri piatti della tradizione toscana e non solo.
Il ristorante La Torre di Gargonza è, infatti, situato fuori le mura del borgo ed è aperto anche a chi non soggiorna al Castello. E, dato ancora più importante di questi tempi, è stato ricavato da quella che era una volta la rimessa per i macchinari agricoli e la falegnameria: distanziamento decisamente garantito dagli ampi spazi a disposizione.
Marketing Consultant e Travel Blogger, dopo più di undici anni in grandi multinazionali nel settore Beauty, ha deciso di unire l’esperienza marketing maturata in queste realtà alla passione personale per viaggi e scrittura.